I’m back! L’affermazione avrebbe dovuto concludersi con una faccina triste, ma cercherò di essere positiva pur nella consapevolezza che quello che ho lasciato a Las Vegas è un mondo al quale mi sento di appartenere sicuramente di più di quello in cui mi trovo ad agire. Sono stata alla speciale ASCA che quest’anno si è svolta a Las Vegas (Nevada) e ho fatto una full immersion di australian di ogni tipo (10 giorni di show, agility, obedience, stockdog…only for aussies). L’esperienza,che cercherò di ripetere ogni anno, è stata illuminante. Per la quantità di australian presenti, per la qualità del lavoro che appassionati svolgono per e con la razza, per la qualità dei soggetti presenti in ogni disciplina e per la gentilezza e la disponibilità di proprietari e allevatori (nonché della segretaria e dello staff ASCA che mi ha fatto sentire come in famiglia) Un ringraziamento speciale va a Jamie (cut’n loose aussies) per avermi dato la possibilità di condividere casa con lei , alcuni proprietari e addestratori di Australian (congratulazioni per i risultati ragazzi!) e C.A. Sharp, dell’ASHGI, che è sempre un piacere incontrare. Ho passato momenti emozionanti durante la finale di stockdog che ha visto la presenza tedesca di Sandra con Solo (anche quest’anno selezionata per le finali) alla quale va il mio plauso per l’ottima performance e dei ragazzi del JJRanch (Olanda) che non sono stati da meno.
Vedere la razza che amo impegnata nel fare quello per cui è nata (e sto parlando soprattutto delle gare con vitelli) ha dato vigore alla mia convinzione che non ci si deve scostare troppo da questo modello, pur nel compromesso sportivo che può vedere impegnati gli Australian anche in discipline quali l’obedience, l’agility, il flyball o altro. Ho visto, pur nella varietà e contrariamente a quanto si possa pensare, dei soggetti di ottimo carattere molto ben selezionati a dimostrazione che anche i cani da lavoro mantengono una certa tipicità. Nel confrontarmi con diversi allevatori sia di cani da show/sport che da pure linee da stockdog il punto comune è stato che se la costruzione del cane è funzionale al lavoro per cui la razza è nata ed è stata creata, il risultato non può che essere un cane assolutamente in tipo e con ottime attitudini. Pur nelle differenze date dal tipo e dalla selezione, ho nella maggior parte dei cani riscontrato una grande energia e un’ottima atleticità.
Le considerazioni che mi sento di condividere e che spero siano motivo di crescita e di discussione anche italiana sono l’assoluta necessità che anche in italia si dia credito ad associazioni quali l’ASCA e l’ASHGI quali riferimenti per un approccio alla razza che sia a 360°. L’ASCA dimostra di essere il miglior riferimento per quanto riguarda un australian a tutto tondo con occhi aperti sia nello show, che nelle discipline sportive sia nello stockdog e l’ASHGI ha dimostrato ancora una volta quanto intraprendere la strada della salute nella selezione e nella ricerca sia il corretto approccio alla razza. Non sono molte le razze che possono vantare due organi/clubs di riferimento di questa portata e così motivati nel preservare nel nostro caso gli Australian nella loro perfezione (Terry Martin, di slash-V, ha una volta affermato di non capire la necessità di modificare una razza che già com’è ora è perfetta!)
È da circa un anno che con fatica e con l’aiuto di altri appassionati (in primis Fabrizio, ma un grazie particolare anche ai Wallawandisti che non mancano mai quando c’è da supportare certe iniziative) cerchiamo di portare avanti una corretta informazione per la razza e a seguito di questo anno di stage, clinic e confronto e con il prezioso aiuto di allevatori e addestratori sia europei che di oltreoceano, partirà quello che ad ora è un sito, ma che con l’aiuto di tutti potrà diventare un portale dove anche chi non mastica bene l’inglese potrà trovare informazioni sulla razza nella sua forma più completa: quella dei cani da stockdog! Grazie al supporto di associazioni come l’ASCA e l’ASHGI cercheremo di portare anche al pubblico italiano quanta più informazione possibile, in modo tale che non ci si possa più nascondere dietro alla scusa “non sapevo” e che non si debba più sentire riferito a cani assolutamente non in tipo e mal selezionati “sono aussies da lavoro” il sito (idea originale e credito vanno a Fabrizio Fusi) sarà on line prima di natale e vedrà collaborazioni e articoli con personaggi di spicco delmondo dell'australian americano. Buon herding a tutti!
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